Il mondo Secondo Stefano
Vita virtuale di Stefano Marani Tassinari
Navigation
Pensieri...
Soffia il vento su una lontana pianura,
violento ma lieve,
scuote la foresta più oscura e la valle più profonda
e le acque del grande fiume.Due immense schiere di cavalieri convergono
Verso il cuore del mondo,
sventolando insegne splendenti
di mille e più colori,
ognuno nel giusto
e nel nome di Dio.
Brandendo e roteando una lunga spada,
tagliente come parole di rancore,
spezzando l’amore con l’onore
di vivere una vita diversa.
Ed io, qualche volta,
nella notte tranquilla
e un pò persa
nelle mie solitudini
sogno di essere il vento
che sfiora leggero tutto ciò,
prende forma e la perde,
danzando con la morte,
infinitamente libero…

* * *

Dimenticare per dimenticarsi.
Perdere ciò che è stato
Per qualcosa che non può esistere,
che non voglio che esista.
Dimenticare per dimenticarsi,
la mia vita con la tua vita,
le mie parole con le tue parole.
Emozioni e sensazioni
che ormai diventano nebbia
e si perdono nel vortice
di un’amara follia.
Ormai ho perso,
ancora una volta ho perso,
qualcosa che non ho mai avuto.

* * *

Sto correndo veloce,
più veloce di chiunque altro,
io non mi fermo mai.
Passo senza guardarti
poi ti vedo e penso
forse mi fermo…
No, non oggi,
mi fermerò domani,
o domani l’altro,
o più tardi ancora,
o mai, forse,
correndo sempre
senza guardare indietro


* * *

Il mio cuore è di nuovo in silenzio
dopo le grida,
dopo essersi lacerato,
spaccato, squartato,
dopo aver pianto tutte le lacrime che aveva,
è di nuovo in silenzio.
Ed io che ti amavo tanto,
anche senza averti,
mi sento più triste ora
che ti ho veramente perduta


***

E se fossi solo
in mezzo all’universo,
senza spazio né tempo,
senza alcuna ragione.
Galleggiando nell’infinito
né oggetto né soggetto
se non di me stesso
unico Dio


* * *

In uno spazio in cui non ho più spazio,
in un tempo in cui non ho più tempo,
sto vivendo e non me ne accorgo,
perché tutto intorno a me sta vivendo;
sto morendo e non me ne accorgo,
perché tutto intorno a me sta morendo.


* * *


Ogni giorno che passa,
siamo accompagnati
dai giorni che passano
senza far rumore.
Imprigionati,
come in una morbida nuvola
nel sogno senza fine,
mentre scorriamo in silenzio
tra ieri e domani.


* * *


Nella notte profonda, scivolando nelle tenebre senza fine,
sento il respiro affannoso
ed il cuore che si perde
in visioni di notte nera.
La mente si nasconde,
è sempre più lontana…
Non sono più io,
non sono più nessuno…
Mi sto addormentando.


* * *

Sono solo con la mia mente
mentre rifletto sul passato.
Ma che cos’è il passato?
E’ un orologio che scandisce il tempo
senza che possa fermarlo.
E’ ogni notte passata senza dormire
immerso nella mia follia.
E’ ogni ieri, ogni oggi, ogni domani.
Non pensare troppo al passato,
che è troppo presente per esser già passato,
che è troppo passato per essere ancora presente,
che troppo lontano per toccarlo,
che è troppo vicino per non sentirlo.


* * *


Ho paura
di aspettare cose non vengono,
di sperare cose che non cambiano
che anche quando cambiano
non sei più tu
e non ne hai più voglia.
D pensare, di ricordare
che tutto distorce
che ti taglia le gambe
e la testa,
facendoti male
fino a morire dentro.


* * *


Ho rotto le catene,
questa notte
che mi tenevano legato
ai miei giorni pesanti.
Ed ho volato leggero
al centro di miei sogni.
Ho respirato di nuovo
l’odore della vita,
dei giorni che scorrevano
leggeri, tanti anni fa.


* * *


Mi metto a camminare
per le vie di Milano
col sole d’inverno
e la nebbia d’estate
nel cuore.
Lo accendo e lo spengo
in nevrotici istanti
che corrono nella mente
e battono le tempie
della mia memoria.

(c) Stefano Marani Tassinari